sabato 28 dicembre 2013

Be my best friend.

"Be my best friend" è una bella frase riportata sulla confezione regalo della Benetton che conteneva un delizioso impermeabilino per cagnolini che la mia Emma( la cagnolina) ha ricevuto come regalo di Natale dai miei figli.
Non è necessario chiedere a Emma di essere la mia migliore amica! Lei lo è naturalmente, senza imposizioni o ragionamenti complicati! Solo guardandomi capisce le mie intenzioni, le prevede e, puntandomi addosso i suoi occhi, ancora vivacissimi malgrado i suoi dieci anni di vita, chiede approvazione oppure ti fa capire se quello è il momento per servire nella sua ciotola la pappa di cui è ghiottissima.

Quando vado in ufficio mi segue ( sono fortunata e me la posso portare), la chiamo la mia "segretaria" personale e riesce perfino ad accogliere clienti e fornitori che in giornata passano a trovarci. 

Poi basta la frasetta magica: andiamo a casa. Ecco, lei è già pronta vicino alla mia auto:capisce le parole!

Ho voluto dedicare queste poche righe a lei, che come tanti suoi simili caricano di calore le giornate, a volte un po' pesanti, e sono naturalmente i nostri migliori amici riuscendo a regalare emozioni con il loro comportamento.

Siamo vicini alla fine dell'anno, facciamo noi un regalo a loro non sparando botti ! Auguri a tutti







venerdì 20 dicembre 2013

Amore di cucina: baccalà alla vicentina.

Finalmente il Natale è vicinissimo! Ecco un piatto della tradizione veneta ideale da portare sulle nostre scintillanti tavole dove tutti i piatti vengono esaltati dai decori  natalizi: il baccalà alla vicentina.

Durante un recente soggiorno in Veneto ho avuto il piacere di  gustarlo per la prima volta  e, seguendo i consigli di  una cuoca conosciuta in quell'occasione, l'ho sperimentato sulla mia tavola.

Prima cosa da considerare è il pesce.Il baccalà  alla vicentina è fatto con lo stoccafisso (merluzzo essiccato all'aria nei mari del nord, più precisamente quello proveniente dalle isole Lofoten).
Ecco la mia ricetta.
Gli ingredienti:
- Stoccafisso pronto( ammollato in acqua finché rinviene) circa 800 gr.
- una grossa cipolla tritata finemente
- latte mezzo litro
- olio extra vergine di oliva
- poca farina
- prezzemolo tritato
- sale (se serve)

Stufare la cipolla con l'olio. Quando è morbida spegnere il fuoco e aggiungere il prezzemolo tritato.

Preparare adesso il merluzzo: tagliarlo a pezzi, infarinarlo e aggiungerlo alla cipolla stufata.Aggiungere il latte e un bicchiere di olio fino a coprire completamente il pesce.

Cuocere il tutto lentamente a fiamma bassissima fino a che il latte si sia trasformato quasi in una crema anche per un paio d'ore, deve pipare ovvero formare delle bolle,prodotte dal calore, senza essere più toccato fino a fine cottura.
Un suggerimento: potete cuocerlo nel forno a bassa temperatura.

Accompagnare con fette di polenta ( ideale quella bianca).



Servire con un bianco bollicine, ottimo il Durello Lessini.
Successo assicurato! Buon appetito e buone feste.


martedì 3 dicembre 2013

Un 'insolita serata milanese.

Il locale si chiama "Mandi" e lo troviamo a Milano in via Nicola D'Apulia 4, l'Oste è Flavio, friulano, che insieme alla moglie Silvana, romana, hanno vivacizzato la mia serata milanese in compagnia di amici.

Qui la cucina friulana è esaltata in tutti i suoi sapori piu' veri in quanto gli ingredienti per la preparazione di tutti i piatti, arrivano direttamente dal Friuli.

Il "gran misto di Sauris", comprendente prosciutto crudo leggermente affumicato con una particolare tecnica usata in Carnia, lardo alle erbe, ricotta  affumicata e misto di funghi speziati, ha aperto  la mia cena preparando il mio palato ad accogliere, come primo,gli Agnolotti Carnici, imbottiti con un insolito ripieno di cioccolato fondente, uva passa e patate.

Per secondo ho scelto "Muset e brovada", morbidissimo cotechino presentato con rape,infuse in vinaccia, e cren.

Dulcis in fundo la Gubana, dolce tipico dei periodi di grande festa con noci, uvetta, pinoli, grappa zucchero e scorza di limone, il tutto avvolto in pasta dolce lievitata.

Una nota di merito ai vini: ho scelto Refosco e Cabernet.

Il Cabernet portava ancora il sapore delle botti di rovere in cui è maturato con tipiche note speziate.

La sorpresa della serata è arrivata a fine cena, quando Flavio con la sua chitarra ,accompagnato dalla dolcissima voce di Silvana ha rallegrato i suoi ospiti con canzoni in dialetto meneghino, friulano anche romano.

Serata quindi speciale e da ripetere!