venerdì 27 giugno 2014

Vacanze in Liguria: Albisola

Albisola è per me un posto particolare.È il ricordo delle vacanze estive della mia adolescenza, quando la zia Rosina portava me, mio fratello e mia cugina a trascorrere il mese di agosto al mare.Qui poco è cambiato da allora e mi sembra, facendo un giro nei carruggi, di rivedere la zia comparire, carica di borse e di tanta buona intenzione di farci contenti. 

Albisola ha una doppia versione: quella Marina e quella Superiore, due comuni divisi nettamente dal torrente Sansobbia che finisce poi nel mare.

Situata nella riviera di Ponente a un passo da Savona, è da sempre conosciuta come patria della lavorazione artistica della ceramica. Bella e gradevolissima da percorrere è la sua passeggiata degli Artisti che parte dalla foce del torrente in direzione Savona. 

Qui i ceramisti e artisti del luogo hanno dato il proprio contributo per colorare la passeggiata con la loro
creatività.
Tante quindi le botteghe artigiane di lavorazione e decorazione della ceramica.
Io ne ho visitato una,la T2L,parlando con la titolare che mi ha illustrato il lavoro lungo, di pazienza, che porta a dei risultati in cui può essere apprezzata l'unicità del singolo pezzo.
Queste mani sapienti danno vita a piatti, caraffe, animali, bocce e persino a corone del Rosario che richiedono una lavorazione complessa.

Poi finalmente rivedo il mare, nei miei ricordi accompagnato da un aria profumata di sale mischiato agli aromi delle erbe dell'entroterra che entrano nella cucina tipica, come la borragine nei tipici ravioli.
Ho fatto un giro per i carruggi Albisola Superiore e mi sono trovata a gustare un vero street food made in Liguria presso la Câ dü fritû dove, comodamente seduta a un tavolino nella piccola viuzza,accompagnata da un passaggio continuo di gatti (fanno fortemente parte della popolazione locale!) ho gustato dei piatti squisiti.

Qui conviene farci una sosta se si vogliono assaggiare le sarde fritte, accompagnate da verdure pastellate e frittelle di baccalà. Il tutto accompagnato da un vinello bianco fresco e leggero.
Una passeggiata poi in direzione Celle dove è stata utilizzata la vecchia galleria del treno come passaggio chiuso e illuminato prima di arrivare ad ammirare il mare che frange le sue onde sugli scogli sottostanti.

Pochi giorni, passati qui, ma sufficienti a farmi stare bene e provare ancora un pizzico di nostalgia.

sabato 14 giugno 2014

Amore di cucina: sapori d'oriente, il pane naan.

Il pane naan è usato sulle tavole indiane e accompagna tutte le pietanze dai sapori speziati tipici della cucina tradizionale.

Proviamo a farlo. 

Gli ingredienti sono pochi, semplici e la lavorazione veloce.

- gr. 200 Farina integrale
- gr. 200 Farina O
- gr. 100 yogurt greco 
- gr.   12 lievito di birra fresco. 
- poco sale
- acqua  q. b.
Nella ricetta originale si usa solitamente il lievito madre, nella mia ricetta ho utilizzato quello di birra. 

Sciogliere il lievito di birra e il sale in acqua tiepida e aggiungerlo alle farine mescolate, unire poi lo yogurt greco formando un panetto che lasceremo lievitare per circa un'ora e mezzo in una bacinella infarinata e coperta da un canovaccio.
Prendere quindi il panetto e suddividerlo in tanti bocconcini e utilizzando il mattarello(o meglio ancora le mani: gli indiani usano tanto!)tirare la pasta affinché prenda la forma di una piccola piadina.

A questo punto scaldare molto bene il fondo di una padella per piadine e cuocere il pane da entrambi i lati fino a che comincia a gonfiarsi leggermente.

In India questo pane è cotto nel forno tandoori,i tipico forno d'argilla a forma di campana rovesciata.

Ottimo per accompagnare il pollo al curry! Buon appetito.